Enigma Amiga RunGli articoli di EAR - Mercato


Se eravate rimasti scandalizzati dai vecchi carnefici della Commodore International non resterete insensibili davanti a tanto pressappochismo, tanta poca serietà dimostrata dalla Viscorp. Una società fantasma che ha preso in giro la comunità Amiga con il risultato di finire in ridicolo davanti al mondo finanziario americano e mondiale. Ma andiamo con ordine...

ViscorpGATE

di Harry Haller (ear@skylink.it)

Non abbiamo resistito. Da tempo eravamo in possesso di informazioni compromettenti sulla società dell'Illinois, informazioni in grado di schiantare in un sol colpo l'immagine che Viscorp si era creata con tutta una serie di comunicati stampa e conferenze, abbiamo cercato di tenere nascosti alcuni episodi che fanno capire il grado di "improvvisazione" di Bill Bucks e soci. Ma la situazione è decisamente precipitata nelle ultime settimane e per questo abbiamo deciso di vuotare il sacco. Cominceremo con raccontare un episodio avvenuto nei primi mesi dello scorso anno quando la Viscorp era ancora ignorata dai più. Il problema della società di Chicago era quello di reperire i fondi necessari al finanziamento dell'intero progetto ED. Come molti di voi sanno ED è un prototipo realizzato in fretta e in furia per la sua presentazione a potenziali partner finanziari di Viscorp. La società infatti non era e non è in grado di mettere mano al suo portafoglio per una operazione di produzione. Per trovare partner Bill Bucks e soci cominciarono una serie di incontri con rappresentanti di grandi gruppi finanziari, ovviamente la stampa non venne informata ma guarda caso noi si. Alla presentazione avvenuta a Milano in realtà la presenza di interessati fu minima, anzi nulla visto che non si presentò nessuno. La Viscorp aveva richiesto, pagando una cifra notevole, ad una società svizzera che si dedica a questo tipo di contatti, di poter presentare il prodotto ED a quanti più potenziali partner possibile. Il risultato di questa mailing list partita dalla svizzera, fu poverissimo visto che al "meeting" non si presentò nessuno. In realtà un nostro infiltrato c'era e il suo rapporto in redazione non piacque affatto visto che traspariva una dose di pressappochismo davvero letale da parte della azienda di Chicago. Innanzitutto si evinceva che se la Viscorp cercava finanziatori era per il suo stato di "poca liquidità". Anzi il loro obbiettivo evidente era di emulare altre società americane di successo (leggi Netscape Corporation) le quali pur non avendo mai venduto un prodotto dispongono di capitali sostanziosi grazie alla fiducia ricevuta in borsa. Come potete immaginare senza capitale non è possibile acquistare nessuna società ma soprattutto nessuna royalties. In poche parole la Viscorp non aveva una lira ma solo grandi progetti.

Notte brava italiana

Avreste dovuto vedere le facce deluse di Bill Bucks, Don Gilbreath e Roger Remillard quando a Milano, centro finanziario italiano per eccellenza scorsero la sala del Principe di Savoia completamente vuota. Già tutta la tournée europea non era stata un gran successo ma per la prima volta non si era visto nessuno alla loro presentazione. Grazie allo spirito di iniziativa di un italiano presente alla "Caporetto" degli amici di Chicago il gruppo decise di affogare nell'alcool la delusione fiondandosi a cercare un po' di calore sulla riviera romagnola. La notte brava si concluse presto visto che qualche contrattempo fece rientrare il gruppo alla base dopo una abbondante bevuta tra belle donne e musica assordante. Questo episodio mette in luce il tipo di personaggi che dietro una parvenza di serietà nascondevano comportamenti assolutamente "naif". Il che non avrebbe guastato. Chi si occupa di Amiga è sempre un po' "naif" a cominciare da R. J. Mical ma quando è troppo è troppo.

Cronologia

Oggi la Viscorp comunica che ci sono altri acquirenti pronti a sfidare la scalata a quello che resta della Amiga Technologies. Questa dichiarazione probabilmente è scaturita dopo le migliaia di email che a Chicago avranno ricevuto Bill Bucks e soci. La Viscorp dichiara di essere comunque solidamente al comando nelle trattative anche se così non è. Ma chi sono gli eventuali nuovi acquirenti interessati ad una tecnologia ormai in declino ? Soltanto il signor Bernard Hembach, curatore fallimentare della ESCOM può saperlo. Si possono fare solo alcune ipotesi : Phase 5, potrebbe essere interessata nel salvaguardare la tecnologia Amiga, ma la piccola società tedesca potrebbe fare il passo più lungo della gamba con il tentativo di arrivare a controllare la società di Bensheim. Nei fanta-corridoi dei newsgroup si è perfino parlato del ritorno di David Pleasence con una cordata di imprenditori tra cui la nostra vecchia conoscenza Tony Ianiri della Power Computing. Noi pensiamo che molto più probabilmente questa cordata potrà partire dalla Germania ad opera di PIOS e di Phase 5 e Schatztruhe. Una cosa è certa per portarsi a casa la proprietà e il marchio della Amiga Tecnologies ci voglio 40 milioni di dollari e di questi ben 20 devono essere messi nell'unghia di Bernard Hembach al primo agreement. Un primo accordo era stato sottoscritto a Luglio tra Hembach e la Viscorp ma alcune "incomprensioni" hanno fatto cadere il tutto. Le incomprensioni di cui si parla sono a detta dei "genialoidi americani" dovute a la misconoscenza della legislazione vigente in Germania ma in realtà Hembach ha dichiarato che il contratto andava bene, ma la Viscorp aveva "dimenticato" il primo versamento di venti milioni di dollari e quindi tutto era caduto. In realtà oggi sappiamo che la Viscorp non solo non ha 20 milioni di dollari ma non ha neanche un milione di dollari per le piccole spese visto che sta iniziando a non pagare i suoi collaboratori (vedi caso Sassenrath). In realtà come si è capito solo ora la Viscorp non era in grado di finanziare l'operazione ED ed era per questo che era venuta in Europa a cercare finanziatori. Allo stato attuale la situazione è notevolmente peggiorata, di fronte alla SEC (Security and Exchange Commission, ente americano predisposto al controllo delle società quotate in borsa) preoccupata dalla caduta verticale del titolo Viscorp in borsa, la società di Chicago ha dovuto ammettere che "attualmente non riesce a generare sufficienti ricavi e liquidità dalle sue attività per far fronte alle obbligazioni amministrative richieste a una società quotata in borsa". Ciò significa che le cose si stanno aggravando e che la società dell'Illinois rischia effettivamente di arrivare al capolinea, anche se da Chicago, il Chairman di Viscorp, Jerome Greenberg, afferma che avranno presto a disposizione nuovi fondi.

Caso Sassenrath

E' storia recente lo sfogo di Carl Sassenrath direttamente avvenuto nella rete di cui ci siamo già occupati in parte nello scorso numero di EAR. C'é da aggiungere che nei giorni successivi Carl ha rincarato la dose arrivando a dichiarare che la Viscorp è peggio di Commodore con una evidente allusione alla manifestata incompetenza di chi ha sempre vissuto sulla tecnologia Amiga nata dal geniale connubio dei "danzatori folli" e mai veramente sfruttata da nessuno se non dai poveri utenti. Carl Sassenrath ha poi aggiunto che il futuro è nero e che teme che la tecnologia Amiga abbia i giorni contati.

Caso Compton

Come una meteora, la carriera di Jason Compton, da una pubblicazione seguitissima ma pur sempre a livello fanzine come Amiga Report (tuttora voce autorevole e affidabile), il giovane Jason era approdato alla Viscorp essenzialmente perché ci credeva e perché la società aveva scelto lui per la sua notorietà e per via del fatto che viveva proprio a Chicago. Jason più volte stuzzicato dalla redazione di EAR su vari aspetti, non da ultimo il clamore suscitato dal caso Sassenrath, si era sempre trincerato dietro a laconici NO COMMENT. Dopo lo sfogo di Sassenrath non aveva voluto rilasciare dichiarazioni ma oggi a tre settimane esatte da quel 13 Novembre, la sua posizione cambia : anche Jason Compton lascia, per la verità senza scariche di vetriolo, la Viscorp. "Mi dispiace, in realtà non era il posto giusto per me adesso, mi mancheranno molto alcune persone ed è un vero peccato che le cose si siano svolte così". - "Spero di poter contribuire ancora alla causa Amiga anche perché tornerò attivamente ad occuparmi di Amiga Report". Come ultima dichiarazione da portavoce della Viscorp subito dopo la fiera di Colonia, Jason dichiarava : "La Fiera di Colonia è stata un occasione importante, ho potuto conoscere molte persone entusiaste dell'Amiga e della sua filosofia. " - "Molti mi hanno chiesto informazioni sulla situazione Viscorp-ESCOM ed io non sono stato in grado di rispondere" - "Due cose sono certe : la Viscorp è seriamente intenzionata a portare a termine l'operazione e per questo le trattative con Hembach stanno proseguendo senza sosta, anche tenendo conto che la eredità della proprietà intellettuale di anni di lavoro e di ricerca Amiga sono finiti non solo in un processo di bancarotta ma anche grazie alla confusione generata da due vendite a livello internazionale regolate da diversi codici giuridici. " Sempre attraverso la rete Jason Compton aveva dichiarato : "Noi non vogliamo nascondere nulla ma come potrà sembrarvi chiaro non tutte le informazioni sul processo di acquisizione possono essere rese pubbliche, vi basti sapere che la Viscorp ha intrapreso una serie di discussioni su strategie a lungo termine da adottare in caso di acquisizione avvenuta" - "I nostri interlocutori sono stati Motorola, PIOS, Phase 5 e Schatztruhe" - "Non mi sembra il caso di commentare ora i risultati di queste consultazioni"

E ora ?

La Viscorp è ancora convinta di essere in corsa per l'acquisizione della AT ma con quali fondi ? Se è convinta di tale operazione, perché non ha pagato la prima trance di 20 milioni di dollari prevista dal contratto di acquisizione ? C'é da dire che il valore globale dell'offerta di Viscorp andrebbe rinegoziato, difatti nell'offerta iniziale era inclusa anche tutta la catena di distribuzione dei prodotti ESCOM in Europa. Venendo a mancare quest'ultima parte del "pacchetto AT" per problemi pervenuti a seguito della bancarotta, la Viscorp non si sente di garantire valida l'offerta visto che l'inventario dei beni non è più quello dell'inizio della trattativa. E' evidente che Viscorp ora vuole rinegoziare l'offerta con il curatore fallimentare anche se questi non sembra d'accordo. Come se non bastasse la perdita più grave da parte dei probabili acquirenti riguarda il continuo processo di violazione del copyrigh Amiga Technologies da parte di una serie di aziende grandi e piccole. Per tutelarsi da questo scempio sulla tecnologia Amiga attualmente indifesa, Viscorp scende in campo con una società di Dallas, la Leonard Management Company, specializzata nella protezione dei brevetti.

In difesa

A tutt'oggi la Viscorp non solo deve difendere dal plagio la tecnologia Amiga ma anche il suo sistema set-top-of-box denominato ED. La corte federale di San Jose in California ha emesso un verdetto preliminare assegnando la prima vittoria alla società dell'Illinois contro la Curtis Mathes Holding che commercializza un sistema denominato Uniview troppo "ispirato" alla sua tecnologia. Del resto è vero che Amiga Technologies è rimasta operativa fino a fine ottobre, la Viscorp si era fatta carico delle spese di gestione relative a questo periodo post-fallimentare della Escom. L'azienda di Chicago tentava di preservare il valore di mercato della tecnologia che stava acquisendo. Ma non solo, la amministrazione controllata di AT (da parte di Hembach da un lato e da parte della Viscorp dall'altro) ha fruttato due milioni di dollari di venduto che verranno scalati direttamente dal valore della azienda al momento dell'eventuale acquisto. Una cosa è certa, in caso, a questo punto molto remoto, di acquisizione il primo passo a detta degli americani è di operare un significativo cambiamento a livello di sistema operativo per adeguare il software ai nuovi orizzonti telematici-televisivi del prodotto. Tutto questo Viscorp lo vuole fortemente, tutto questo richiede liquidità che Viscorp non possiede. Ma torniamo alle affermazioni del SEC (SECURITIES AND EXCHANGE COMMISSION) che riportiamo tradotte integralmente : "Un investimento in questa compagnia può solo avere fini altamente speculativi, ed il livello di rischio è molto elevato per diversi fattori" - "la compagnia non produce liquidità ha uno stato di bilancio in perdita e molto difficilmente potrà continuare a lavorare con queste strategie" - "C'é da considerare che il campo operativo delle tecnologia televisivo-informatica dove la compagnia opera è pieno di insidie e di ostacoli oltre che di concorrenti molto più agguerriti" - "Se volete investire in questa compagnia fate molta attenzione il rischio è quello di veder sparire entro pochi mesi la Viscorp". Scorrendo il rapporto del SEC veniamo a conoscenza di altri dettagli sulla Viscorp non proprio esaltanti : "La società ha sede legale in Nevada per ovvi motivi fiscali e nei suoi uffici impiega a tutt'oggi cinque persone fisse, le altre collaborazioni sono di tipo saltuario con consulenti" - "Pur avendo più volte affermato di credere nei prodotti ED e UITI (Universal Internet Television Interface) e di essere sicuri di detenere quote di mercato in realtà questo è molto difficile da poter dimostrare in quanto non si è ancora avviata la produzione in larga scala dei suddetti prodotti. " - "In conclusione la Viscorp genera passivo dal 1990 e malgrado alcune operazioni di dubbia finanza, come il tentativo di acquistare dalla ESCOM la società Amiga Technologies per il suo firmware, molto difficilmente potrà proseguire nei suoi intenti senza appoggi esterni".

Conclusioni

Non siamo dei geni della finanza, ma non ci risulta difficile capire che questa Viscorp è un azienda di carta, con poche idee, con pochissimi capitali e con tanta voglia di creare qualcosa di nuovo dal nulla. Quello che è triste è che come sempre questo tipo di aziende e questo tipo di investitori approdano sempre alla nostra piattaforma. Nel mercato informatico si comincia addirittura a vociferare che l'Amiga porti "sfiga". Certo che i personaggi che si sono avvicendati in questi anni hanno qualche caratteristica simile. Le settimane da qui a fine anno (anche se questo è il numero di Gennaio il pezzo è stato redatto prima di Natale) saranno cruciali anche se molto difficilmente potremo avere migliori notizie. Noi intanto, ci attacchiamo a tutte le risorse di possibili informazioni : Radio, Televisione, WEB e Newsgroup nella speranza di potervi dare buone nuove nel prossimo numero. Che la "sfiga" sia con voi.

Questo articolo è copyright G.R.Edizioni. Enigma Amiga Run (C) 1996-97


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